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  METODI  
     
  ALGORITMO F  
     
  Per gli anni 1993 - 1994 - 1995 e  solo per alcune province (20 su 95 per il 1993, 9 su 95 per il 1994 e 3 su 95 per il 1995), i dati ISTAT da noi reperiti erano raggruppati per grandi fasce di età (0-14 anni, 15-64 anni e >=65 anni ); si è provveduto quindi a ricostruire le fasce quinquennali secondo il seguente algoritmo:  
     
  Fi = ( Fm i x Fg ) / Fm  
     
  Fi   =   popolazione residente di classe quinquennale  i esima da    ricostruire  
  Fm i   =   media della popolazione residente di classe quinquennale  i esima dell’anno precedente e popolazione residente di classe quinquennale  i esima dell’anno successivo  
  Fg     =  popolazione residente nella classe di età g esima per grande fascia dell’anno da ricostruire  
     
  Fmg   =  media della popolazione residente nella classe di età g esima per grande fascia dell’anno precedente e popolazione residente nella classe d’età  g esima per grande fascia dell’anno successivo  
     
     
  MORTALITA  
     
  CAUSE DI MORTE  
  Infettive  
  Altri k  
  K stomaco  
  K colon-retto  
  K fegato  
  K polmone  
  K mammella  
  K pros/uter  
  K vescica  
  K rene  
  K linfo-emato  
  Diabete  
  AIDS  
  Farmacodip.  
  Altre vascolari  
  MIC  
  Cerebrovascolari  
  Respiratorie  
  Cirrosi epatica  
  Congenite e perinat.  
  Incidenti stradali  
  Suicidio  
  Altre esterne  
  Altre cause  
  digerente  
  nervose  
  genitourinarie  
  tutti k  
  tutte cardiocirc.  
  tutte esterne  
     
     
  Per i descritti gruppi di cause vengono calcolati per la popolazione divisa per sesso e classi di età quinquennali:  
     
     
  tasso grezzo di mortalità (x 1.000):(Elementi di metodologia Epidemiologica, C. Signorelli -  IV Edizione -1995)   
     
  Tg= n/p * 1.000  
  n = numero degli eventi morte  
  p = popolazione residente osservata  
     
     
  Esprime il numero di morti all’anno che si verifica (per tutte le cause o per cause definite) ogni 1.000 residenti. Viene definito grezzo in quanto non tiene conto delle caratteristiche e/o differenze delle popolazioni comparate in ordine ad età, sesso ed altre variabili.   
  Il metodo non è adatto al confronto tra popolazioni diverse. Infatti, un problema che sorge nel confronto di tassi grezzi osservati in diverse popolazioni è che queste possono differire in relazione ad importanti caratteristiche (ad esempio composizione per sesso e fasce di età) che influiscono pesantemente sul rischio di patologia o di morte (variabili confondenti). Pertanto, i tassi sono stati standardizzati come sotto descritto:  
     
  -           tassi standardizzati di mortalità (x 1.000): (Signorelli)  
  E’ stata utilizzata la tecnica di standardizzazione diretta.  
     
  Tst = [(SiTi * psei)/Si psei]*1.000  
  Ti   = ni / pi = tasso di mortalità nella popolazione in osservazione di classe di età i esima  
  ni    = eventi osservati nel periodo e nella popolazione di classe di età i esima  
  pi    = popolazione residente nella classe di età i esima  
  psei = popolazione standard nella classe di età i esima  
     
     
     
  ANNI DI VITA POTENZIALE PERSI  
     
  Attraverso il calcolo dei tassi di mortalità, a tutti i decessi viene attribuito lo stesso valore. Bisogna considerare che le morti occorse in età più giovani sono socialmente più rilevanti, in quanto sottraggono più anni di vita potenziale.  
     
  Dall'osservazione delle frequenze di morte per causa, arricchita dell’ulteriore informazione dell'età in cui le morti si sono verificate, si può arrivare ad esprimere in un'unica cifra la perdita di vita potenziale misurata in anni. La valutazione degli "Anni di Vita Potenziale Persi" (Years of Potential Life Lost: YPLL) (Barchielli A., Geddes M. – L’Igiene Moderna 83, 701, 1985; Gardner J.W., Sanborn J.L. – Epidemiology 1, 4, 322, 1990) stima la media di anni che una persona avrebbe vissuto se non fosse morta prematuramente.  
  Sono stati proposti diversi metodi per il calcolo degli YPLL  . Quelli da noi utilizzati (ed applicati ad ogni singola causa di morte) sono i seguenti due:  
     
  1)     YPLL 65 (Anni di Vita “Produttiva” Potenziale Persi)  
     
  Sono rappresentati dalla sommatoria del prodotto del numero di morti in ciascuna classe di età per il numero di anni rimanenti da quella età fino ai 65 anni.  
  Tasso grezzo di YPLL 65 = S ai di x 1000/N  
  N = numero di persone della popolazione in esame nelle età  
  fino a 65 anni.  
  ai = 65-(i+0,5)  
  di = numero di deceduti nella classe di età i  
     
  Tasso standardizzato di YPLL 65 = S ai di x (di/Pi) x (Pis/Ns) x N  
  Pi = numero di persone nella classe di età i nella popolazione in esame  
  Pis = numero di persone nella classe di età i nella popolazione standard  
  Ns = numero totale di persone fino a 65 anni nella popolazione standard  
     
     
  2)     YPLLlifex (Anni di Vita Potenziale Persi in base alla speranza di vita)  
     
  Gli anni di vita rimanenti del calcolo precedente (ai) sono sostituiti con la Speranza di vita al momento della morte (exi), ricavata dalle tavole di mortalità per gli anni in esame, da noi prodotte.  
  I tassi grezzi e standardizzati vengono calcolati come sopra, laddove a N e Ns corrisponde l’intera popolazione in esame (N) e la popolazione standard (Ns).  
  I due metodi sono stati scelti rispettivamente:  
  -  il primo perché fa risaltare particolarmente le morti che sottraggono anni in età lavorativa;  
  -  il secondo considera alla stessa stregua l’anno di vita perso in qualunque età.   
     
     
  MORTALITA’ EVITABILE  
     
  “Alcune malattie non dovrebbero più essere presenti nei paesi che hanno servizi sanitari bene organizzati o , perlomeno, non dovrebbero portare a morte perché gli attuali mezzi terapeutici sono tali da poter assicurare la guarigione” (Barbuti S. et Al. – Metodologia Epidemiologica ed Epidemiologia Clinica – Vol. I° , pag 46, 1999).  
  Una selezione dei dati di mortalità rispetto alle cosiddette cause “evitabili” di morte permette, quindi, di evidenziare alcuni fenomeni più direttamente correlabili all’intervento dei servizi sanitari (CNR, UNIVERSITA’ TOR VERGATA Prometeo,  Atlante della Sanità Italiana 1999).  
  Il set delle cause evitabili analizzato comprende tutte le cause elaborate dal sistema, lasciando ampia libertà di scelta.  
  Vengono dunque calcolati, per ciascun sesso e per le suddette cause, i tassi standardizzati di mortalità e le differenze di mortalità evitabile tra i due periodi in studio.  
     
     
  SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA  
     
  La speranza di vita rientra nel gruppo degli indicatori di tendenza demografica, cioè quegli indicatori che consentono di prefigurare le linee principali di sviluppo demografico delle popolazioni, rilevando elementi e fenomeni che di tale sviluppo sono presupposto.  
  Gli indicatori di tendenza suggeriscono come (in che direzione) si modificherà la composizione di una popolazione sotto l'azione di fattori di modificazione demografica: nascita, morte, emigrazione, immigrazione.   
  Tale indicatore è costruito retrospettivamente per ogni età o per ogni fascia di età, rapportando la somma totale degli anni di sopravvivenza di tutti i soggetti di quella età al numero totale di soggetti. Esso rappresenta cioè il numero di anni che mediamente restano da vivere a soggetti di una determinata età (Signorelli).   
  La speranza di vita alle diverse età può essere dunque assai differente, sia in numero assoluto di anni di sopravvivenza sia percentualmente.   
  La speranza di vita si calcola, infatti, ogni volta considerando solo la popolazione di una certa fascia di età; trascurando cioè i morti ad età precedenti  
     
     
     
  VARIAZIONE SPERANZA DI VITA  
     
  Dalla speranza di vita alla nascita viene calcolata la variazione di speranza di vita tra i due trienni in esame, espressa in termini di anni di vita guadagnati alla nascita e per ogni fascia quinquennale di età, applicando la seguente formula:  
  Vei  = ei2 – ei1  
  Vei       = Variazione speranza di vita nella classe di età i  
  ei2      =  Speranza di vita nella classe di età i nel 2° triennio   
  ei1     =   Speranza di vita nella classe di età i nel 1° triennio   
     
     
     
  PROBABILITA’ DI MORTE  
     
  Anche questo dato viene ricavato dalle Tavole di Mortalità, applicando la seguente formula (Schott J. et Al. – Gesundheitsw. 57(5), 247, 1995) :  
  qxi = dxi / lxi  
  dxi   = numero di deceduti nella classe di età i  
  lxi   = numero di sopravvissuti nella classe di età i  
     
  L’indicatore da noi utilizzato è il rapporto fra la probabilità di morire nel 1° triennio rispetto al 2° triennio:  
  qxi ratio = qxi A / qxi B  
  qxi A  = probabilità di morte nel 1° triennio nella classe di età i  
  qxi B  = probabilità di morte nel 2° triennio nella classe di età i  
     
  Questo rapporto viene calcolato per sesso e classi di età quinquennali.  
  Mediante questo indicatore si ottengono interessanti informazioni riguardo alle variazioni del rischio di morire alle varie età nel range temporale analizzato, mettendo quindi in luce quali sono le fasce di età in cui si riscontrano maggiori problemi .  
     
  ANALISI DELLE VARIAZIONI NELLA SPERANZA DI VITA   
  PER FASCE DI ETA’ E PER CAUSA  
     
  E’ stato calcolato il contributo delle principali cause di morte alla variazione di speranza di vita tra i trienni, utilizzando il Metodo di Pollard (Pollard  JH., Cause of Death…. + The Esxpectation of life…). Questo metodo permette di confrontare la speranza di vita alla nascita di due popolazioni o della stessa popolazione in diversi periodi, attribuendo alle morti verificatesi in ogni fascia di età e per ogni causa un peso specifico, secondo la formula:  
  e02 – e01 = Sn (nmx(i)1nmx(i)2) wx  
     
  e02 e e01  =speranza di vita alla nascita per le due popolazioni/anni a confronto  
  nmx(i)     =  tasso di mortalità centrale specifico per causa i fra l’età x e l’età x+n  
  wx         =   1/2(xp02 ex1 + xp01ex2)  
  xp0         =   probabilità di sopravvivenza dalla nascita all’età x  
  ex          =   speranza di vita all’età x  
     
  Questo strumento è di grande utilità per quantificare, in ogni classe d’età, il peso che le singole cause considerate hanno avuto nella variazione della speranza di vita  fra i due trienni in esame:  
  ·        valori negativi del peso, quindi impatto aumentato (problemi da affrontare)  
  ·        valori positivi del peso, quindi impatto diminuito  (problemi “risolti”).  
  Estremamente importante risulta analizzare congiuntamente i rapporti di probabilità di morte osservati con i risultati che l’applicazione della tecnica di Pollard fornisce, poiché ciò consente di individuare quali cause sono state più determinanti.  
     
     
     
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